martedì 24 marzo 2015

La separazione... fa bene




Io credo nel matrimonio, chiariamoci, e la separazione di cui voglio parlare è quella dei poteri dello Stato in una democrazia compiuta. John Locke è stato il primo ad elaborare una teoria che nella Storia comincia ad assumere una fisionomia simile a quella attuale. Egli pensava che il potere sovrano dovesse essere suddiviso in potere legislativo, esecutivo (esecutivo e giudiziario, entrambi facenti capo al Parlamento) e federativo (la Difesa, interna ed esterna, il cui dominus era il Monarca). Colui che, però, viene considerato il Padre della moderna teoria della separazione dei poteri è Charles-Louis de Secondat, barone de La Brède e di Montesquieu. Filosofo francese(1689-1755) nello Spirito delle leggi, pubblicato nel1748, afferma che "Chiunque abbia potere è portato ad abusarne; egli arriva sin dove non trova limiti. Perché non si possa abusare del potere occorre che il potere arresti il potere". I tre poteri dello Stato (così come li intendiamo anche oggi) sono: quello legislativo, l'esecutivo e il giudiziario. Montesquieu, nella visione della cosa pubblica, individua un ruolo di reciproco controllo tra le istituzioni legislative e quelle esecutive, le quali si condizionano e si limitano a vicenda. Egli, infatti, afferma che “questi tre poteri dovrebbero rimanere in stato di riposo o di inazione. Ma siccome, per il necessario movimento delle cose, sono costretti ad andare avanti, saranno costretti ad andare avanti di concerto." Lo stesso Lenin scriveva che “il successo nell'uso del potere condiziona la visione di quelli che si hanno di sotto”. E fondamentale, perciò, in ogni democrazia, che afare le Leggi sia il Parlamento, a tradurre in pratica i dettami dello stesse sia il Governo e che l'applicazione delle Leggi venga valutata dagli organi di Giustizia. Oggi, la nostra democrazia vede il Presidente del Consiglio che è anche Segretario del Partito di Maggioranza della coalizione che lo sostiene che ha fatto un accordo (che è stato rispettato fino a poco tempo fa) con l'esponente di punta dell'aggregazione di opposizione; l'attività parlamentare è ridotta al lumicino e si riduce alla semplice approvazione delle riforme predisposte dall'Esecutivo; è diffusa tra i Media un'ipotesi secondo la quale un'importante figura della Magistratura (Raffaele Cantone), un magistrato italiano che dal 27 marzo 2014 è in aspettativa e che presiede l'Autorità Nazionale Anticorruzione, verrà incaricato di sostituire l'ex Ministro Lupi alle Infrastrutture e dei Trasporti. Prima di lui, altri hanno seguito lo stesso esempio. Continuo a credere che... un po' di separazione faccia bene a tutti (i poteri dello Stato).



Nessun commento:

Posta un commento